ACETO DI VERNACCIA BENNAXI



L’unicità del nostro territorio, la Valle del Tirso, con le sue caratteristiche irripetibili riesce a generare eccellenze vitivinicole come il nostro Aceto di Vernaccia Sarda, invecchiato più di tremila giorni in botti di castagno tenute all'aperto.

 
L'azienda agricola che produce l’Aceto di Vernaccia Bennaxi ha sede a Simaxis, un piccolo paese della provincia di Oristano, nel cuore della Sardegna.

I Terreni di Bennaxi vengono coltivati con cura ed esperienza sin dal 1975. L’azienda, a conduzione familiare, produce da anni un’eccellente Vernaccia dalla quale si ottiene, grazie all’esperienza, al tempo e a condizioni climatiche e geografiche ideali, un aceto stravecchio di altissima qualità: l’Aceto di Vernaccia Sarda Bennaxi.

La produzione dell’Aceto di Vernaccia Bennaxi è rigorosamente limitata, a testimonianza di quanto prezioso ed esclusivo possa essere il prodotto.

L’aceto di Vernaccia sarda Bennaxi è disponibile in bottigliette da 100ml, dotate di un comodo spruzzatore che consente di arricchire ogni piatto con grande facilità e senza sprechi. Prezioso ed esclusivo come un’essenza di classe.

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La Fricativa postaveolare sonora, è una consonante molto frequente in numerose lingue, che in base all'alfabeto fonetico internazionale è rappresentata col simbolo ʒ.
Nella lingua italiana la fricativa postalveolare sonora non è presente, se non in parole di origine straniera come garage e gigolo. È però possibile trovare questa consonante nei dialetti italiani, come il toscano, e nella lingua sarda e ligure, dove in entrambi gli idiomi è rappresentata dalla lettera x: sardo cìxiri /ˈt͡ʃiʒiri/, ligure xoâ /ʒwaː/. È anche la lettera caratteristica del nome Bennaxi, un termine che fa riferimento alla prosperità e fertilità dei terreni, auspicio di buona vendemmia e felicità.
 

L'ACETO DI VERNACCIA


L’unicità del nostro Territorio

la Valle del Tirso, con le sue caratteristiche irripetibili riesce a generare eccellenze vitivinicole come il nostro Aceto di Vernaccia Sarda.


Ricchi Aromi

Lungo il processo di invecchiamento l’aceto sviluppa grande complessità di gusto, ottenendo una qualità atipica e particolarmente rinomata.


Un prodotto di nicchia

L’aceto di Vernaccia Bennaxi è un prodotto riservato a una stretta schiera di estimatori, destinato ad arricchire i cibi più svariati con la sua essenza esclusiva.


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La Vernaccia

Il nome Vernaccia è attribuito a viti e vini differenti, presenti in regioni diverse e lontane tra di loro, senza alcun riferimento ai loro particolari caratteri biologici. Vernacula era il termine usato dai Romani per indicare i vitigni indigeni, propri del luogo, che essi trovarono già esistenti al loro arrivo in Sardegna.

La Vernaccia è un vino bianco, asciutto, da gran dessert, con spiccati caratteri che lo rendono tra i più rinomati nella sua categoria, grazie al particolare processo biologico e caratteristiche organolettiche che lo rendono speciale e unico nel suo genere.

La Vernaccia è a buon merito ritenuto l’oro della Valle del Tirso

Vino nobile come pochi altri in Sardegna, da annoverare come una vera e propria ricchezza, patrimonio culturale indiscusso, un vitigno speciale legato a doppio filo ad un territorio altrettanto caratteristico.

La Vernaccia è stato il primo vino in Sardegna a fregiarsi, a pieno merito, del titolo di DOC (Denominazione di Origine Controllata) nel 1971.

La Vernaccia e la sua storia

LA VALLE DEL TIRSO


I Terreni

I terreni su cui viene coltivata la Vernaccia sono di diversa natura. Quelli alluvionali più vicini al letto del Tirso vengono denominati Bennaxi e sono terreni profondi, freschi, a matrice limo-sabbiosa, dotati di ottima fertilità naturale. Quelli di origine più antica vengono chiamati Gregori e sono invece a matrice ciottolosa mista ad argilla.


Il fiume Tirso

il fiume Tirso fluisce nella pianura verso lo sbocco del Mediterraneo, traghettando a valle un’infinità di detriti che hanno plasmato e realizzato nei millenni il Campidano di Oristano.


Caratteristiche uniche

Questo ambiente di coltivazione consente alle uve di maturare lentamente, contribuendo in maniera significativa a conferire le particolari caratteristiche organolettiche al vino.


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L'INVECCHIAMENTO

Per poter dare il massimo delle sue qualità organolettiche la Vernaccia deve invecchiare almeno 3 o 4 anni. Dal secondo anno sino alla fine dell’invecchiamento questo processo sarà uno dei primari artefici di quell’unicità di aromi che caratterizza l'inconfondibile bouquet della Vernaccia.

Elogio della lentezza

L'invecchiamento, in botti di castagno, porta ad un lento arricchimento in alcool della Vernaccia, per via dei fenomeni di evaporazione dell'acqua attraverso i pori del legno. Il prodotto finale è un vino bianco secco, giallo dorato carico con riflessi ambrati.
Anche la cantina, in cui la Vernaccia è messa a fermentare, non è un luogo qualunque ma un locale dalle caratteristiche particolari: nei tempi antichi si trattava spesso di uno spazio costruito con muri in mattoni crudi, tetto coperto in canne e tegole sarde e con pavimento in terra battuta.

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